Un regalo per le famiglie a Natale 2024

Care amiche e cari amici.

come molte e molti di voi sanno, oltre alle persone detenute la nostra associazione sostiene anche le loro famiglie.

E così che, negli anni, abbiamo stretto relazioni di affetto e fiducia con una decina di nuclei familari.

Si avvicinano le feste natalizie e vorremmo, anche quest’anno, provare a far sentir loro la nostra vicinanza contribuendo con beni alimentari di prima necessità.

Pensavamo a dei pacchi regalo con all’interno alimenti non deperibili:

Pasta – Riso – Zucchero – Farina – Lievito secco – Latte a lunga conservazione – Biscotti – Scatolame vario – Olio

Se voleste contribuire, potete farlo acquistando direttamente gli alimenti sopra elencati e poi telefonare al numero della nostra sede, 06/68136052 i lunedì , mercoledì e venerdì dalle 10.30 alle 14.30, per concordare le modalità di consegna.

Oppure contribuire con un bonifico inserendo la causale “Donazione per famiglie” intestato a:

Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV”

BANCA Monte dei Paschi di Siena – AGENZIA N. 7 Via Tuscolana 316 Roma

IBAN: IT 34 X 01030 03207 000002318743

Un sentito grazie.

Adesione alla marcia 22.09.2024 di Sbarre di Zucchero

L’associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV” aderisce alla marcia del
22 settembre a Roma, indetta dall’associazione “Sbarre di Zucchero” affinché il Parlamento si pronunci sui provvedimenti di amnistia ed indulto.

La nostra esperienza più che trentennale nel mondo della detenzione anche di madri e bambini ci porta ad affermare, senza alcun tentennamento, che la condizione di vita all’interno delle carceri in Italia ha raggiunto oggi punti di gravità e pericolosità mai prima d’ora conosciuti.

I giorni di questo ultimo mese di agosto ne sono una cruda testimonianza.

Alle massime istituzioni dell’Italia democratica, in primis al Parlamento, spetta il compito di farsene carico senza ulteriori ritardi.
In coscienza e con intelligenza ogni rappresentante del popolo faccia la sua scelta per l’amnistia e l’indulto.

Con la nostra partecipazione alla marcia intendiamo richiamare le istituzioni ad un impegno non indifferibile verso misure urgenti che si confrontino con la drammatica realtà carceraria.

La pdl Giachetti, che prevede l’aumento dei giorni di liberazione anticipata, non deve finire su un binario morto. La sua approvazione oggi deve rappresentare un momento positivo di attenzione e di intervento da parte delle istituzioni.

A nome di tutte e tutti i volontari di “A Roma, insieme – Leda Colombini ODV”

 

È paradossale che, nel momento in cui il decreto viene convertito in legge, il Ministro Nordio senta la necessità di preannunciare, tramite la richiesta di un incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella, l’adozione di provvedimenti quali la costruzione di nuove carceri e l’assunzione di nuovo personale penitenziario.

Particolarmente odiosa è la misura, imposta in sede di conversione, che corregge – peggiorandola – la norma sul rinvio e non esecuzione della pena in carcere per madre con bimbo/a a seguito, di età inferiore a un anno.
Ministro Nordio, Lei ricorda senz’altro che quella norma esiste in Italia fin dal 1930… Dall’inizio dell’anno al momento in cui scriviamo si contano ben 66 suicidi tra le persone detenute e sono 5 gli agenti penitenziari che si sono tolti la vita .

La battaglia ferma e civile sul sistema penitenziario e sulle carceri deve ora allargarsi, estendendone orizzonti e confini.
Il metodo democratico ed il rifiuto di ogni forma di violenza in particolare nei confronti delle persone più vulnerabili resta, per le volontarie ed i volontari di “A Roma, Insieme Leda – Colombini ODV”, l’unico essenziale obbiettivo di riferimento.

SAREMO PRESENTI IL 22 SETTEMBRE alla marcia unitaria per l’amnistia e l’indulto da Castel Sant’Angelo a San Pietro.

Comunicato Stampa – Decreto Carceri del 12.08.2024

La definitiva conversione in legge del cd “Decreto carceri”, di giovedì scorso alla Camera, non modifica in nulla il giudizio chiaramente negativo espresso, in queste settimane, da più parti.
Ci riferiamo alle valutazioni critiche e alle riserve espresse, in merito, dai Garanti dei Diritti dei detenuti; alla preoccupazione manifestata dai tanti esperti dell’Esecuzione Penale e al netto giudizio delle forze di opposizione al Governo. È stato evidenziato come, ancora una volta, sia stata persa l’occasione di introdurre, con saggezza lungimirante, una serie di misure che affrontassero in modo costruttivo la gravissima situazione in cui versano le carceri e l’Esecuzione Penale di questo Paese.

È paradossale che, nel momento in cui il decreto viene convertito in legge, il Ministro Nordio senta la necessità di preannunciare, tramite la richiesta di un incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella, l’adozione di provvedimenti quali la costruzione di nuove carceri e l’assunzione di nuovo personale penitenziario.

Particolarmente odiosa è la misura, imposta in sede di conversione, che corregge – peggiorandola – la norma sul rinvio e non esecuzione della pena in carcere per madre con bimbo/a a seguito, di età inferiore a un anno.
Ministro Nordio, Lei ricorda senz’altro che quella norma esiste in Italia fin dal 1930… Dall’inizio dell’anno al momento in cui scriviamo si contano ben 66 suicidi tra le persone detenute e sono 5 gli agenti penitenziari che si sono tolti la vita .

La battaglia ferma e civile sul sistema penitenziario e sulle carceri deve ora allargarsi, estendendone orizzonti e confini.
Il metodo democratico ed il rifiuto di ogni forma di violenza in particolare nei confronti delle persone più vulnerabili resta, per le volontarie ed i volontari di “A Roma, Insieme Leda – Colombini ODV”, l’unico essenziale obbiettivo di riferimento.

SAREMO PRESENTI IL 22 SETTEMBRE alla marcia unitaria per l’amnistia e l’indulto da Castel Sant’Angelo a San Pietro.

Comunicato stampa del 31 maggio 2024

All’alba del 30 maggio è stata portata avanti un’operazione di Polizia all’interno del

Campo rom di Castel Romano. L’obiettivo era l’identificazione delle persone e dei

veicoli e la denuncia di eventuali illegalità.

Tale operazione si inserisce in perfetta continuità con le precedenti, mobilitando una

quantità ingente di forze di polizia (150 agenti circa) per garantire ordine e sicurezza.

Come Associazione che da anni opera sul territorio romano, anche all’interno dei

campi come quello di Castel Romano, nutriamo forti dubbi sull’opportunità di queste

operazioni che hanno come immediata conseguenza il trattenimento – spesso

immotivato – di persone a cui vanno riconosciuti i diritti fondamentali delle

Convenzioni internazionali nonché della nostra carta Costituzionale. Senza contare il

trauma costante cui vengono sottoposti decine di minori che, insieme alla famiglie,

vivono già in condizioni di forte fragilità sociale ed economica.

Le volontarie e i volontari di A Roma insieme continueranno a monitorare quanto sta

avvenendo, aiutando coloro che, privati dei servizi essenziali, necessitano di supporto

e alternative.

Visita del Garante Regionale del Lazio e Comunale di Roma presso la Casa Circondariale di Rebibbia Femm.

Apprendiamo, da Il Manifesto del 15 maggio, dell’iniziativa del Garante della Regione

Lazio, Stefano Anastasia, e della Garante Comunale di Roma, Valentina Calderone, di

programmare in data odierna, mercoledì 22 maggio, una visita presso la Casa

Circondariale di Rebibbia Femminile.

L’iniziativa è volta ad incontrare la Direttrice di quell’Istituto, Dr.ssa. Nadia Fontana, al

fine di valutare le condizioni attualmente esistenti all’interno di Rebibbia femminile.

La nostra pluridecennale esperienza di soggetto del volontariato, che muove proprio da

Rebibbia e da Regina Coeli, ci fa dire innanzitutto che condividiamo in pieno questa

iniziativa istituzionale.

Sappiamo che molte dei disagi che colpiscono la comunità dei reclusi e delle recluse

nonché del personale che a vario titolo opera, non sono recenti ma hanno radici antiche.

La realtà oggi è resa più complessa dalle novità prodotte in questi anni, dall’ingente

numero sempre in crescita della popolazione detenuta e dall’inadeguatezza degli interventi

legislativi, amministrativi e dei fondi investiti per il miglioramento della loro condizione.

La visita istituzionale che i Garanti si apprestano a compiere può quindi costituire un

tassello importante di un lavoro plurale, che giovi all’azione complessiva di istituzioni e

volontariato, nel rispetto della dignità delle persone detenute e dell’art 27 della

Costituzione.

I volontari e le volontarie di “A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV”

C.S. Sulla situazione di J.

Da circa un anno, all’interno della Sezione Nido di Rebibbia femminile, il bimbo J. vive insieme alla propria madre, lì detenuta.

Sono mesi che il piccolo vive questa condizione senza altri bimbi attorno. E’ stato solo nel gennaio u.s. che il piccolo ha potuto, finalmente, frequentare l’asilo nido esterno e la nostra associazione si è impegnata nell’accompagnare J. all’asilo e nell’andare a riprenderlo.

E’ da tempo che la madre vive nell’attesa di vedersi concedere una misura alternativa a quella carceraria. Ma sembra che questa attesa non sia destinata a finire.

Vogliamo, in questa sede, ricordare alle istituzioni che la concessione di misure alternative al carcere, per le madri detenute con figli minori, sono state legiferate al solo fine di garantire ai piccoli un adeguato e, quindi, qualitativo sviluppo psico- emotivo in una particolare, poiché fondamentale, fase della loro vita.

Le volontarie e i volontari di

“A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV”

Roma, 10 maggio 2024