Comunicato stampa con Terre des Hommes e Bambini senza sbarre

 

Bimbi detenuti in Italia: le ICAM non possono e non devono essere l’unica risposta.

Case Famiglia Protette: adesso è ora di aprirle.

A quattro anni dall’approvazione della legge di riforma delle madri detenute con i figli (8 marzo 2011), sono ancora una quarantina i bambini che vivono con le loro mamme nelle carceri italiane.

Denunciando questa grave violazione dei diritti dell’infanzia Terre des Hommes, assieme all’Associazione A Roma, Insieme e Bambinisenzasbarre, esprimono forte preoccupazione per l’assenza di una politica nazionale realmente funzionale alla risoluzione di questo delicato e urgente problema.

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LA CASA DI LEDA, PER I BAMBINI IN CARCERE CON LE MAMME

Nascerà a Roma, prima in Italia, la casa famiglia protetta che permetterà ai bambini di guardare le nuvole

«Quando i bimbi escono fuori dal carcere guardano le nuvole, e il mondo sotto le nuvole, con uno stupore che non smette di intenerirci». A parlare è Gioia Passarelli, presidente dell’associazione Roma insieme-Leda Colombini, che da oltre ventun anni lavora nel carcere romano di Rebibbia con le madri detenute e i loro figli, per fare in modo che quella infanzia non rimanga anche lei imprigionata dietro le sbarre di un istituto di esecuzione penale. Un ventennio dedicato a rendere migliore la vita dei bimbi che le madri detenute portano con sé. Con le attività nel nido di Rebibbia, con i laboratori di musicoterapia e di arte terapia, con i sabati di libertà, quando i piccoli vengono portati fuori dalle mura del carcere.

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COMUNICATO STAMPA 11 FEBBRAIO 2015

LA CASA DI LEDA

A Roma il primo modello – pilota di casa famiglia protetta per le detenute madri senza fissa dimora in attuazione della legge 62 del 2011

 

Presto a Roma verrà inaugurata la prima casa famiglia protetta per ospitare le detenute madri e i loro figli.

Parola dell’assessore ai servizi sociali, Francesca Danese, che ieri ha partecipato alla conferenza stampa indetta dal presidente della Consulta Penitenziaria, Lillo Di Mauro, insieme all’associazione A Roma Insieme per presentare il progetto La casa di Leda,modello pilota che poi potrebbe essere replicato nelle altre regioni italiane.

E’ in partenza la 3° edizione del corso di formazione

 

GRUPPO INCONTRO DI FORMAZIONE VOLONTARI

A ROMA, INSIEME – LEDA COLOMBINI

FEBBRAIO – APRILE 2015

 

Sede del corso:

Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini”, via Sant’Angelo in Pescheria, 35 – 00186 Roma

 

Il corso è a cura di:

Mariarita Valentini (Psicologa Clinica e Psicoterapeuta)

 

Giorni e Orari:

Il Corso ha la durata di 3 mesi (febbraio, marzo, aprile) è strutturato in 6 incontri della durata di 3 ore a incontro per un totale di 18 ore di corso.

 

Giovedì 12 Febbraio 2015 ore 18:00 – 21:00 L’istituzione totale; Dinamica di gruppo

Giovedì 26 Febbraio 2015 ore 18:00 – 21:00 Incontro con i volontari che coordinano le attività fuori dal carcere con i bambini sabati in libertà; Dinamica di gruppo

Giovedì 12 Marzo 2015 ore 18:00 – 21:00 La Psicologia dell’età evolutiva; Dinamica di gruppo

Giovedì 26 Marzo 2015 ore 18:00 – 21:00 Incontro con i volontari che coordinano le diverse attività in carcere con detenuti e bambini; Dinamica di gruppo

Giovedì 9 Aprile 2015 ore 18:00 – 21:00 L’intelligenza emotiva; Dinamica di gruppo

Giovedì 23 Aprile 2015 ore 18:00 – 21:00 L’intelligenza emotiva; Dinamica di gruppo

 

Il Gruppo Incontro Formazione Volontari è indirizzato ai nuovi volontari dell’Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini”.

Il lavoro di gruppo è basato sull’utilizzo interdisciplinare di tutte le dimensioni dell’espressione e della comunicazione, non limitandosi al linguaggio verbale. Gli esseri umani, infatti, si esprimono non soltanto con le parole, ma anche con il non verbale, con la mimica del corpo, con la musica, con il colore e con tutti i linguaggi per la comunicazione e l’integrazione sociale.

Il Gruppo Incontro Formazione Volontari si propone di formare persone capaci di ascolto partecipe ed empatico delle diverse modalità relazionali.

Nel percorso saranno proposte attività mirate da un lato alla conoscenza delle dinamiche psichiche dei partecipanti e dall’altro a stimolare la capacità di relazione promuovendo esperienze socializzanti. Con tali attività si cerca di potenziare la linea trasmissiva tra il sentire e il provare, permettendo di rielaborare immagini interne ed esterne, riacquistare il colore e le sfumature dei linguaggi verbali ed extraverbali, insegnare ad ascoltare se stessi accettando sia i diversi contributi e sia gli eventuali limiti percepiti in se stessi e negli altri.

Una parte del percorso sarà rivolta alla conoscenza delle istituzioni totali, alla psicologia dello sviluppo del bambino, all’incontro e conoscenza dei volontari che coordinano le attività fuori dal carcere con i bambini sabati in libertà e che coordinano le diverse attività in carcere con detenuti e bambini.

 

Finalità, obiettivi e contenuti

obiettivi motivazionali: riconoscimento e gestione delle emozioni; piacere della condivisione e del lavoro in gruppo; incremento e sviluppo della maturità psicosociale; sviluppo del potenziale creativo e qualità della vita della persona.

obiettivi formativi: maggiore conoscenza di sé e degli altri; incremento della capacità di manifestare i vissuti emotivi.

obiettivi cognitivi: conoscenza e utilizzo di diverse forme di linguaggio; lavoro sugli stati emotivi per facilitare l’esposizione, l’argomentazione, la discussione, l’osservazione, la contemplazione e la concentrazione.