NO al pacchetto sicurezza
No al pacchetto sicurezza
Appello alle forze parlamentari contro il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario.
Le sottoscritte organizzazioni della società civile impegnate per la promozione del rispetto dei diritti umani lanciano un appello urgente affinché il Parlamento non adotti il “pacchetto sicurezza” governativo presentato pubblicamente a fine novembre. Un provvedimento che, ancora una volta, prevede la creazione di nuove fattispecie di reati nonché l’aumento significativo di sanzioni penali e pecuniarie per condotte delittuose già previste dal nostro ordinamento.
Nella giornata mondiale che ricorda il 75esimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione universale sui diritti umani, e alla vigilia della revisione periodica universale che vedrà la Repubblica italiana scrutinata dal Consiglio sui diritti umani delle Nazioni unite nel 2024, riteniamo che quanto proposto dal Governo vada nella direzione diametralmente opposta da quanto deciso dalla Comunità internazionale il 10 dicembre 1948.
Infatti, tra i principi che ispirarono quella Dichiarazione adottata all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale ci sono la non-discriminazione e la proporzionalità delle pene; buona parte di quanto contenuto nello schema governativo rappresenta una grave violazione dello spirito della Dichiarazione universale e della lettera dei Patti internazionali sui diritti umani che l’Italia ha ratificato oltre mezzo secolo fa.
In una fase storica in cui, secondo quanto affermato dal Primo Presidente della Corte di Cassazione all’inizio del 2023, l’Italia registra una costante diminuzione di reati – pur con la grave eccezione dei femminicidi – perseguire un approccio prevalentemente, se non esclusivamente, basato sulla pervasività di norme penali piuttosto che sul tentativo di affrontare problemi con appropriate risposte socio-economiche e culturali, che metterà una volta di più in crisi i diritti umani, civili e politici di tutti e tutte e la legalità costituzionale, nonché il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia.
Le organizzazioni della società civile italiane che condividono questo appello non si sono mai sottratte al confronto e all’elaborazione di proposte di governo di fenomeni complessi e delicati come sono quelli che riguardano le persone private della libertà, dei migranti, delle minoranze, delle vittime delle mafie o dell’usura fino al diritto a manifestare il proprio pensiero pubblicamente o nei luoghi di reclusione.
Restiamo come sempre a disposizione per quanto collettivamente o singolarmente ci compete e interessa per affrontare punto per punto le questioni che il Governo ritiene meritino modificazioni legislative, ma affermiamo con forza che nessuna delle questioni trattate nell’articolato può essere affrontata con misure che comportano la violazione di diritti fondamentali e in particolare dei soggetti socialmente più fragili. Diciamo no alla sostituzione di necessarie politiche sociali con norme penali pervasive e sanzioni sproporzionate.
Affermiamo inoltre che tale scambio di analisi e proposta deve avvenire in modo trasparente e di merito e non di critica ex-post a decisioni già prese che poco attengono alla sicurezza nazionale.Oggi ci appelliamo alle forze presenti in Parlamento perché non passino al voto su queste norme, inemendabili, contrarie ai diritti umani e ai principi costituzionali e manifestiamo da subito la nostra disponibilità a un confronto prima e durante il dibattito parlamentare.
Organizzazioni promotrici
24marzo Onlus, A Buon Diritto Onlus, Arcat, Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, Arci aps, A Roma Insieme – Leda Colombini ODV, Associazione Antigone, Associazione Comunità il Gabbiano odv, Associazione Comunità San Benedetto al Porto, Associazione Luca Coscioni, Associazione per il rinnovamento della sinistra, Associazione Yairaiha ETS, CGIL, Ci siamo anche noi, Cittadinanzattiva Aps, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – CNCA, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Dedalus cooperativa Sociale, Encod Italia, Famiglie in rete, Fondazione Gruppo Abele onlus, Forum Droghe, Forum per il Diritto alla Salute, Greenpeace Italia, Itardd aps, L’Isola di arran ODV, la Società della Ragione, la Fraternità, LILA – Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS, Loscarcere Odv, Lunaria, Medicina Democratica ETS, Meglio Legale, Popolazione carceraria Patrie galere, Rete degli Studenti Medi, Rete della Conoscenza, Ristretti Orizzonti, Sapereplurale APS Torino, Sbarre di Zucchero, Sbilanciamoci, Società Informazione – Diritti Globali Onlus, Ufficio Garante dei detenuti Comune Livorno, Ufficio Garante dei detenuti Comune Milano, Filo Rosso, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, Università della Strada – Gruppo Abele, Zarapoti Società Cooperativa Sociale.
Leda Colombini 6 dicembre 2023
le volontarie e i volontari di A Roma Insieme
13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia
INFANZIA E ADOLESCENZA
L’allarme del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia: “I diritti mancati di una generazione sospesa tra sogni e incertezze”
21 novembre 2023 – In occasione della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il Gruppo CRC pubblica il 13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia (13° Rapporto CRC), presentato oggi nel corso di un evento online aperto dall’intervento della Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
L’evento, dal titolo “I diritti mancati di una generazione sospesa tra sogni e incertezze”, si pone l’obiettivo di creare un momento di dialogo che coinvolgerà i differenti livelli di governance protagonisti delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Numerose le testimonianze “dal campo” raccontate dalla voce degli operatori delle associazioni facenti parte del Gruppo CRC che ogni giorno, da differenti contesti e territori, lavorano con e per i ragazzi e le ragazze.
Sarà questa anche l’occasione per presentare il 13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia – 13° Rapporto CRC, redatto nel corso di questi ultimi mesi dalle oltre 100 associazioni parte del Gruppo CRC e appena pubblicato. Il Rapporto fornisce come sempre una panoramica completa di tutti i diritti riconosciuti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC), raggruppandoli in 10 capitoli e 46 paragrafi. Dall’analisi proposta dal Rapporto emerge in modo inequivocabile l’importanza di fornire risposte adeguate uscendo dalla logica degli interventi per singoli “settori” e avviando un processo di ricomposizione in grado di promuovere il benessere complessivo delle persone di minore età che vivono nel nostro Paese.
La fotografia che ci troviamo ad osservare è quella che ritrae una quotidianità in cui le ragazze ed i ragazzi che vivono nel nostro Paese manifestano un malessere diffuso che si esprime in diversi modi, ma riguarda tutte le sfere dell’esistenza e coinvolge le diverse fasce d’età. Pesa la percezione di un futuro incerto: crisi economiche ricorrenti, crescenti disuguaglianze, pandemia, guerre. Nello stesso tempo resta viva in molti bambini e ragazzi, sia la consapevolezza delle sfide che il mondo attraversa, sia la volontà di impegnarsi personalmente e collettivamente per affrontarle. Su queste grandi risorse, di coscienza e di solidarietà, si può e si deve far leva per rendere bambini e ragazzi più protagonisti del loro presente e del loro futuro.
Il lungo isolamento generato dal COVID ha comportato il rarefarsi dei luoghi di incontro ed ha indotto molti giovani e giovanissimi a chiudersi in sé stessi, ricorrendo ad un eccessivo utilizzo dei media. Inoltre, in molte delle nostre città mancano anche punti di riferimento territoriali, luoghi aggregativi aperti, spazi gioco, contesti di socializzazione occasionali e liberi come piazze e cortili.
È quindi necessario e doveroso che gli adulti assumano responsabilità e riconoscano le mancanze dell’attuale sistema per avviare un ripensamento complessivo delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Avendo un orizzonte temporale di lungo periodo ed in maniera che ciò coinvolga tutta la comunità educante. Per fare questo è centrale ascoltare le ragazze e i ragazzi, promuoverne il protagonismo e tenere conto delle loro esigenze e della loro opinione per giungere alla piena attuazione dei loro diritti.
Il Gruppo CRC, facendo leva anche sul prossimo appuntamento con il Comitato ONU, intende portare l’attenzione delle istituzioni sulle criticità del nostro sistema, valorizzando i punti di forza che emergono anche delle molteplici esperienze condotte a livello territoriale, per innescare un cambiamento sistematico che veda tutti protagonisti nel farsi carico delle esigenze di una generazione sospesa tra sogni e incertezze.
Il 13° Rapporto CRC è disponibile su: https://gruppocrc.net/wp-content/uploads/2023/11/RAPPORTO-CRC-2023.pdf
Presidio contro la violenza sulle donne!
Oggi 8 settembre saremo in piazza Cavour a Roma per un presidio contro la violenza sulle donne.
ti aspettiamo alle 18:00 per sensibilizzare la comunità verso un cambiamento che estirpi la cultura dello stupro, della violenza e del femminicidio!