L’associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV” aderisce alla marcia del
22 settembre a Roma, indetta dall’associazione “Sbarre di Zucchero” affinché il Parlamento si pronunci sui provvedimenti di amnistia ed indulto.

La nostra esperienza più che trentennale nel mondo della detenzione anche di madri e bambini ci porta ad affermare, senza alcun tentennamento, che la condizione di vita all’interno delle carceri in Italia ha raggiunto oggi punti di gravità e pericolosità mai prima d’ora conosciuti.

I giorni di questo ultimo mese di agosto ne sono una cruda testimonianza.

Alle massime istituzioni dell’Italia democratica, in primis al Parlamento, spetta il compito di farsene carico senza ulteriori ritardi.
In coscienza e con intelligenza ogni rappresentante del popolo faccia la sua scelta per l’amnistia e l’indulto.

Con la nostra partecipazione alla marcia intendiamo richiamare le istituzioni ad un impegno non indifferibile verso misure urgenti che si confrontino con la drammatica realtà carceraria.

La pdl Giachetti, che prevede l’aumento dei giorni di liberazione anticipata, non deve finire su un binario morto. La sua approvazione oggi deve rappresentare un momento positivo di attenzione e di intervento da parte delle istituzioni.

A nome di tutte e tutti i volontari di “A Roma, insieme – Leda Colombini ODV”

 

È paradossale che, nel momento in cui il decreto viene convertito in legge, il Ministro Nordio senta la necessità di preannunciare, tramite la richiesta di un incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella, l’adozione di provvedimenti quali la costruzione di nuove carceri e l’assunzione di nuovo personale penitenziario.

Particolarmente odiosa è la misura, imposta in sede di conversione, che corregge – peggiorandola – la norma sul rinvio e non esecuzione della pena in carcere per madre con bimbo/a a seguito, di età inferiore a un anno.
Ministro Nordio, Lei ricorda senz’altro che quella norma esiste in Italia fin dal 1930… Dall’inizio dell’anno al momento in cui scriviamo si contano ben 66 suicidi tra le persone detenute e sono 5 gli agenti penitenziari che si sono tolti la vita .

La battaglia ferma e civile sul sistema penitenziario e sulle carceri deve ora allargarsi, estendendone orizzonti e confini.
Il metodo democratico ed il rifiuto di ogni forma di violenza in particolare nei confronti delle persone più vulnerabili resta, per le volontarie ed i volontari di “A Roma, Insieme Leda – Colombini ODV”, l’unico essenziale obbiettivo di riferimento.

SAREMO PRESENTI IL 22 SETTEMBRE alla marcia unitaria per l’amnistia e l’indulto da Castel Sant’Angelo a San Pietro.